Respira is in the top 5 records of the year for Club Tenco

I am very happy that “Respira”, Erica Boschiero‘s latest album has been selected by Club Tenco in their top 5 candidates for best record of the year.

Club Tenco is the most important price for italian songwriting. I worked on the record as co-producer and arranger and am very proud of the result.

Listen to the album or buy it here.

Thanks to all the amazing musicians that contributed their talent and creativity to this project.

Ferruccio Spinetti – dbl bass (Un’ostrica e una perla e Per sempre proteggo)
Francesco Piovan – el bass
Andrea Ruggeri – drums (Albero MaestroUn’ostrica e una perlaSale, Per sempre proteggo)
Massimo Cusato – perc (La memoria dell’acqua)
Giovanna Famulari – cello
Francesco Ganassin – clar, bass clar, sax
Alessandro D’Alessandro – button accordion (La memoria dell’acqua)
Alessandro Asso Stefana – el. guit.
Gianluca Segato – laptop steel guit
Riccardo Bertuzzi – classic guit (Un’ostrica e una perla)
Saverio Tasca – marimba (La città della gioia)
Neri Marcorè – voice (E resta il grano)

Respira - Erica Boschiero

Here is a few press reviews (sorry, italian only)

Le canzoni non servono solo a raccontare storie ma a cercare un’atmosfera in cui coinvolgere l’ascoltatore. Quella del respiro della terra e degli altri esseri umani. (…) un suono delicato ma non necessariamente soffuso e che abbia con sé forza espressiva. (…) la voce affascinante e la tecnica chitarristica fanno di Erica Boschiero una perfetta folksinger
Michele Manzotti, La Nazione

Oggi, con “Respira”, sempre con la Squilibri, Boschiero amplia il proprio discorso musicale alla militanza etica e civile. A occupare le sue canzoni sono la disperazione dei migranti, la violenza subita dalle donne, i disastri del “climate change”, il cambiamento climatico. Il tutto contrassegnato da una delicatezza che non frulla di buonismo, ma di grande speranza in un futuro che anche con la musica si può tentare di cambiare
Fabio Francione, Il cittadino

un album spensierato che fa pensare, delicato eppure di una inscalfibile robustezza interiore, aereo e insieme sottomarino e terrestre. Respira ci parla di migranti ancorati al fondo del mare oppure ai campi di pomidoro, di mani di uomini che abusano e straziano donne, foreste e animali, di amore che si nutre di bellezza e diversità, di protezione, sempre, di alberi spazzati via da un vento inarrestabile, fino alla passeggiata finale con Neri Marcoré in un campo di grano dopo la tempesta. Dimenticate la banalissima definizione “un menestrello fatto donna” e ascoltatela, è un’artista rara, pregiata, che parte da valori importanti e da una precisa identità culturale per lanciare sonde nel profondo del nostro sentire
Raffaello Carabini, Spettakolo.it

Erica Boschiero questa volta forse è addirittura riuscita a superare in bellezza i due suoi ultimi album, Caravanbolero e E torneremo a baita e non era impresa facile
Michele Neri, Vinile

Il lavoro possiede una grande tenerezza, una delicatezza rara nel panorama musicale odierno senza mai piegarsi al sentimentalismo, intriso ad un tempo da una grande forza, con una ricerca attenta della parola, in un equilibrio sapiente tra il testo, la musica e la voce a fare da ponte
Ilaria Guidantoni BeBeez.it

Un percorso artistico che non fa sconti di bellezza, di audacia, di durezza, di verità. E, soprattutto, dieci pezzi che curano l’anima per chi concede il permesso all’ambra dei tronchi degli alberi di rimarginare le proprie storie ferite.
Vanio Garbujo, I giorni del rischio

Quello della Boschiero è uno stile semplice e diretto che va da Fossati a De Gregori, impreziosito dai synth di Sergio Marchesini, l’incursione di Neri Marcorè (…) un piccolo scrigno di 10 gioielli musicali
Il giornale di Vicenza

Un gran disco che parla d’amore, senza rime baciate, perché è amore per l’umanità, per la natura, per l’umanità della natura e la poca umanità dell’animale uomo … si sente tutto questo nelle 10 intense canzoni di Respira
L’alligatore, In palude

Nella musica di Erica, anzi nelle sue canzoni, c’è la freschezza dei monti, la purezza di un ruscello, l’impalpabilità di una corrente ascendente; dalla sua musica garbata ed evocativa ci si può lasciar cullare, dalla sua voce ci si può far rapire e il riscatto sarà comunque dolce da pagare. (…) un disco che illumina il prossimo futuro della musica italiana, di certa musica italiana
Michele Neri, Ardisc

L’artista rimane perciò ancora ancorata a una scrittura concreta e terrigna, diretta e comprensibile, assai piana e sorvegliata dal punto di vista lessicale, che profuma di provincia senza di fatto risultare provinciale negli esiti. Dice bene nelle note del libretto Giò Alajmo, quando colloca la Boschiero nell’abito di una generazione di autori “che si confronta, collabora, si aiuta, sa guardare lontano ma anche alle tradizioni, alle storie antiche”. In questo inevitabile va e vieni tra i drammi del presente e la necessità di custodire i migliori ricordi e insegnamenti del passato il disco trova i suoi attimi più ispirati e raggiunge quell’equilibrio che gli consente di non finire in balia dei peggiori luoghi comuni
Piercarlo Poggio, AudioReview

È un lavoro puro, questo di Erica Boschiero, che del respiro prende gli afflati più vitali, liberatori e catartici. Un disco raffinato, a tratti quasi fuori dal tempo, denso di cose da dire e di storie da raccontare. E intriso del respiro del mondo
Giuseppe Provenzano, Blogfoolk

La Boschiero è in grado attraverso queste nuove canzoni di cullarci, farci riflettere, accompagnarci in un viaggio interiore, senza bisogno di alzare la voce, né di ricorrere a slogan o a inutili proclami. Il registro sonoro è quello della ballata, la cui forma ci rimanda a certe folk singers americane, mentre la sostanza è tutta in versi ispirati, lirici eppure immediati, diretti, mediati (e valorizzati) dagli arrangiamenti di Sergio Marchesini (…) Uscito per “Squilibri”, autentico marchio di qualità (…), “Respira” ci consegna un’esponente della canzone d’autore sempre più sicura dei propri mezzi, che merita di avere un ruolo cruciale all’interno della nuova scena italiana
Gianni Gardon, giannivillegas.wordpress.com/

Una grazia gentile che nasconde, con eleganza, forza e personalità (…) Tintinnati dolcezze westcoastiane e una classicità da canzone d’autore nei testi, lontani da ogni superficialità. Arrangiamenti vaporosi ed efficaci e un ospite assai gradito, Neri Marcoré, per un duetto che resterà
Guido Festinese, Alias Il Manifesto

Erica propone un nuovo album ricchissimo di immagini, di attenzione e cura per se stessi, gli altri e tutto ciò che ci circonda
Annalisa Scarpa, Ecopolis

Poggia saldamente sui cantautori storici, Erica Boschiero, e dà l’impressione di seguire l’ispirazione autentica della migliore canzone di qualità. Il disco scivola delicato e potente (…) e ci colpisce la sua capacità di racconto in canzone con un dettato fluido, che dà un soffio liberatorio al canto e alle cose (…) A chiudere l’album la bellissima E resta il grano, brano di speranza cantato con la partecipazione straordinaria di Neri Marcoré
Paolo Talanca Avvenire

A volte per capire la bellezza di un album, piuttosto che dire cos’è, è più utile capire cosa non è: Respira di Erica Boschiero non è una serie di canzoni che si adagiano sul solito ritmo stantio che il pop mainstream sta sfornando come un muro del non-suono in un oceano di proposte che non riescono ad emergere per il potere del marketing incontrastato; non è una serie di frasi che vorresti sentirti dire come rivendicazione verso un mondo che non ti comprende; non è una farsa da salotto per mostrare il volto intellettuale di un artista che non ha più niente da dire; non è il prodotto del machismo che si maschera da femminismo da 8 marzo. In una sola frase: questo album non è un servo del potere, ma è lo specchio di una persona
Marco Di Pasquale, L’isola che non c’era

Ora arriva con questo sorprendente disco, Respira, a portare una ventata di speranza, bellezza ed armonia in questo mondo devastato da un virus che toglie il respiro (…) Disco commovente, poetico, con venature country date dalla slide, in cui il forte messaggio sociale/umano riesce a penetrare, in punta di strumenti e di voce, nel cuore
Andrea Trevaini Buscadero